Pensieri Bizzarri

“Pensieri Bizzarri” è una raccolta di aforismi, riflessioni, motti di spirito, paradossi, non legati ovviamente da alcun filo logico o da un ordine etico, politico o morale. Anzi, spesso i concetti si contraddicono. L’unica costante, soprattutto nei motti di spirito, è l’ironia, il gusto del paradosso. Per un maggiore effetto, l’autore ha preferito il concetto estremamente sintetico, il sapore immediato dell’illogicità, o della battuta umoristica. Implicitamente c’è, però, anche lo stimolo a riflettere, a soffermarsi poi su un’analisi dei costumi, della società, filosofica. Del resto, il testo contiene anche d elle massime, delle riflessioni tutt’altro che scherzose. Gli argomenti, si sa, sono sempre gli stessi (politica, religione, matrimoni, ecc.), ravvivati ora da idee nuove, a volte originali. Sono dei flash, dei lampi creativi scaturiti dalla mente saltuariamente non con il precipuo scopo, complessivamente, per l’appunto, di enunciare delle verità o denunciare le tante contraddizione che caratterizzano i nostri giorni. Tuttavia, se il “Castigat ridendo mores” serve a qualcosa, tanto di guadagnato. Inizialmente Pontoriero aveva pensato di raggruppare i concetti o gli argomenti simili, ma alla fine ha preferito la casualità, così il lettore, come del resto ha fatto chi li ha scritti, può vagare senza meta, lasciandosi ora cullare dalle onde piacevoli, ora scuotere dagli inevitabili flutti: chiare metafore esistenziali. Scrive aforismi chi ama la sintesi, chi desidera che la parole siano veramente pensieri. Non per nulla essi sono paragonati ai versi poetici, ma non tanto a quelli dannunziani. Ma scrive aforismi anche chi è insoddisfatto dell’inutile retorica, delle ridondanze, della banalità. Ed ancora: chi è insoddisfatto delle ingiustizie del mondo, o forse del mondo nella sua interezza.